A piccoli passi la strada verso la nuova generazione della berlina di Arese è sempre più corta. Prevista per la
metà del 2012, la nuova
Alfa Romeo Giulia fa tanto parlare di sé, tra indiscrezioni confermate, smentite e grandi sogni degli appassionati. C'è chi vorrebbe veder ritornare la tanto amata
trazione posteriore, chi si è innamorato del percorso stilistico
8C e chi invece si aspetta una stravolgente novità, in puro vecchio stile Alfa.
Basata sulla
piattaforma C Evo (Compact) della sorella minore
Giulietta,
cresce in lunghezza, passo e larghezza, per soddisfare appieno le esigenze di spazio ed abitabilità del
segmento D. D'altronde la piattaforma in questione è stata progettata proprio per adattarsi a svariate configurazioni, dalla
compattaalla
berlina, passando addirittura per il
SUV (su cui Alfa fa ben sperare da svariati anni).
Con il render di Newstreet.it si possono facilmente apprezzare le nuove probabili linee, particolarmente sportive e filanti, frutto di una sapiente fusione tra passato e futuro.
Nell'anteriore il muso risulta più allungato e meno tozzo rispetto alla sorella inferiore, lo scudo è più affilato ed accattivante pur mantenendo invariate le caratteristiche strutturali di sicurezza per l'urto pedone. Gli occhi della nuova creatura sono ora più importanti, con gruppi ottici che racchiudono un bulbo poliedrico sdoppiato. La consistenza dell'anteriore è evidenziata in modo particolare dai listelli cromatinella bocca inferiore la quale, rispetto alla Giulietta, risulta meno tortuosa. L'insieme risulta più leggero e lineare, conferendo alla vista frontale una maggiore imponenza.
La stessa impressione viene confermata dalla
vista laterale, dove spiccano i
passaruota allargati con ruote di maggiore diametro. La linea di cintura prosegue filante nel
posteriore compatto, con il piacevole gusto dell'indimenticabile
166, perfettamente inglobato nel corpo vettura. Rispetto alla
159 che va a sostituire, la nuova Giulia risulta virtualmente più compatta pur mantenendo indicativamente le stesse dimensioni.
Il posteriore è un tributo alla più radicata tradizione Alfa Romeo: coda tronca senza compromessi. Qui si ritrovano elementi ereditati dal passato, amalgamati armoniosamente con le nuove esigenze tecnologiche, quale l'utilizzo dei diodi luminosi LED per i gruppi ottici e la terza luce di stop. Lo sviluppo dei fari ricorda le vecchie glorie Alfa, dalla Alfasud Sprint Veloce del '73, alle 75 e 155 degli anni 80 e 90.
I fanali sono idealmente uniti da un listello cromato che ingloba lo stemma del biscione e arricchisce una vista posteriore completata dal doppio scarico cromato e dal porta targa incorniciato nella porzione inferiore del paraurti. La soglia di carico risulta relativamente alta, non proprio comodissima: ma la priorità di un Alfa Romeo non è muovere valigie, ma trasportare emozioni.
Le maggiori novità della Alfa Giulia 2012 si ritrovano all'interno, dove viene approfondito il tema già introdotto dalla Giulietta: linearità, pulizia delle linee e rispetto della tradizione del marchio, mescolate sapientemente con gli ultimi ritrovati della tecnologia e dell'infotainment di bordo, secondo una ricetta fatta di razionale ergonomicità.
Il quadro strumenti avvolge il pilota e, rastremando verso il centro, crea l'alloggiamento dello
schermo multifunzione. L'
assenza delle bocchette d'areazione centrali risulta evidente, sostituite nella loro funzione, da una lunga
fascia microforata (poco fortunata su
Lancia Thesis, ma tecnicamente molto efficiente e confortevole). La
consolle centrale ospita tutti i comandi di
climatizzazione e controllo
audio. L'equipaggiamento comprende il
lettore CD/MP3 ed il calcolatore del
sistema di navigazione. L'avveniristico tunnel centrale è caratterizzato da un particolare
appiglio per il passeggero (che fa ben sperare sulle performance) e comprende il comando del
freno a mano elettrico nonché la levetta dell'
Alfa DNA. L'assenza della leva del cambio è giustificata dai comodi
paddle al volante del cambio a doppia frizione, offerto su alcune motorizzazioni come alternativa al tradizionale cambio manuale a 6 marce.
Per quanto riguarda il comparto meccanico, inizialmente la Giulia sfrutterà le ultime evoluzioni delle motorizzazioni attuali, con gruppi a benzina 1.4 Multiair Turbo da 170 CV e 1750 TBi da 235 CV. I diesel comprenderanno il nuovo 2.0 JTDm2 da 140 e 170 CV.
Successivamente arriverà il
3.3 V6 Pentastar Multiair2 da
275 CV (su base
Chrysler) ed il tanto atteso
3.0 JTDm2 con un range di potenza da
220 a
250 CV.
Anteriore, posteriore, trazione integrale: si è sentito di tutto e di sicuro si conosce poco, ma da indiscrezioni raccolte da Newstreet.it nel continente americano i tecnici Alfa Romeo e Chrysler stanno già testando le versioni a trazione posteriore ed integrale Q4 della prossima generazione di berline Alfa. Tutto questo fa ben sperare i malinconici delle svirgolate nere, graffiate sull'asfalto dalla Alfetta di Papà, con il fantastico Transaxle ed il dimenticato ponte De Dion.
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